Nordcorea, alta tensione: Kim fa esplodere ufficio di collegamento

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Nuova escalation delle tensioni tra Pyongyang e Seul. La Corea del Nord ha fatto esplodere la sede dell’ufficio di collegamento intercoreano a Kaesong, la più meridionale delle città nordcoreane.

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La mossa arriva al termine di una serie di avvertimenti lanciati da Pyongyang nella persona di Kim Yo-jong, l’influente sorella del leader Kim Jong Un per rispondere alla propaganda via volantini nella zona di confine tra i due paesi. Da ultimo, sabato sera, era stata formulata la minaccia che ora si è concretizzata: “Entro breve si assisterà ad una scena tragica riguardante l’inutile ufficio di collegamento Nord-Sud ormai al collasso”. L’esplosione è avvenuta alle 14.49 ora locale.

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L’ufficio di collegamento era stato aperto nel settembre del 2018 per facilitare gli scambi e la cooperazione intercoreana favorita dagli incontri al vertice tra Pyongyang e Seul. Contatti rallentati negli ultimi mesi, anche a causa dell’emergenza Coronavirus. La settimana scorsa la Corea del Nord aveva definito la Corea del sud un ‘nemico’ minacciando di interrompere tutte le comunicazioni in risposta al lancio dei volantini ad opera di attivisti in Corea del Sud.

Dopo l’esplosione, Seul si è riunito il Consiglio di sicurezza nazionale per discutere la situazione, Secondo l’agenzia Yonhap, al summit d’emergenza non ha partecipato il presidente Moon Jae-in. L’esercito sudcoreano ha alzato il livello di allerta al confine: i vertici militari non hanno evidenziato, al momento, movimenti anomali da parte delle forze armate nordcoreane.

Il luogo simbolo di dialogo

Facendo esplodere l’ufficio di collegamento di Kaesong, Pyongyang ha voluto colpire un luogo simbolo degli sforzi di riconciliazione e cooperazione tra Corea del nord e del sud. I due paesi avevano raggiunto l’intesa per creare la struttura congiunta permanente il 27 aprile 2018. Al suo interno, rappresentanti di Pyongyang e Seul avrebbero potuto discutere e “promuovere scambi tra civili e cooperazione”, recitava la dichiarazione congiunta diffusa dopo l’incontro tra il leader nordcoreano Kim Jong-un e il presidente sudcoreano Moon Jae-in.

L’apertura del’ufficio di collegamento era stata importante anche per il luogo in cui era stato deciso di istituirlo: Kaesong – la più meridionale delle città nordcoreane – era guardata come ad un simbolo del tentativo delle due capitali di tradurre gli sforzi in direzione di un riavvicinamento in un concreto esempio di sinergia: meno di 10 chilometri a sudest della città e ad appena cinque dalla zona coreana smilitarizzata, si trova infatti il polo industriale già gestito in collaborazione dai due paesi, sviluppato su una superficie di 66 chilometri quadrati, modello di cooperazione economica, accessibile direttamente via strada e ferrovia dalla Corea del sud. Iniziato a costruire nel giugno 2003, oggetto, nell’agosto dello stesso anno di un’intesa destinata a facilitare gli investimenti, ha aperto nel dicembre 2004. Cresciuto in pochi anni fino a coinvolgere 123 imprese sudcoreane che vi davano lavoro a 54mila nordcoreani il polo è stato chiuso nel 2016 per volontà del governo del presidente sudcoreano Park Geun-hye a causa dei continui test nucleari e missilistici nordcoreani. Nel 2013 il complesso era già rimasto chiuso per sei mesi ma aveva poi riaperto per volontà delle due parti, che si erano impegnate ad assicurarne il funzionamento indipendentemente dalla situazione politica. (Adnkronos)

Foto: SkyTg24

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